Ogni anno, in quasi ogni scuola, si assiste alla formazione di classi con un numero di alunni molto elevato rispetto a quello massimo previsto dalle leggi: si parla in questi casi di “classi pollaio”.

Le norme di legge (in primo luogo l’art. 5 del D.P.R. n. 81 del 2009) stabiliscono infatti che, in presenza di un alunno disabile, il numero dei componenti la classe non possa essere superiore a 22. Tale numero scende a 20 in presenza di due o più alunni disabili all’interno della classe.

Inoltre, altre normative che disciplinano la sicurezza negli edifici scolastici e nei luoghi di lavoro (quali, per esempio, il D.M. 18.12.1975 e il D.lgs n. 81/08 ) prevedono che ogni alunno, all’interno della classe, debba poter avere uno spazio di almeno 1, 80 m, e che le aule debbano rispettare determinati requisiti di altezza, superficie, volume, illuminazione, ecc..

I requisiti appena indicati sono stabiliti per tutelare gli alunni dai rischi connessi agli incendi e agli eventi sismici e per consentire loro una facile evacuazione dell’edificio in caso di necessità. Per tal motivo il rispetto delle norme sulla sicurezza nelle scuole sono molto importanti, soprattutto in al Sud in cui la maggior parte degli edifici scolastici sono situati in zone altamente sismiche.

Si invitano dunque i genitori a segnalare tutti casi in cui le aule degli studenti non rispettino i requisiti sopra indicati. È infatti possibile ottenere dai tribunali dei provvedimenti di riduzione del numero degli alunni presenti nelle aule, tramite lo sdoppiamento delle classi e la creazione di altre, anche in corso di Anno Scolastico. Le decisioni giudiziali di questo tipo sono numerosissime.

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